Esplorare le Complessità delle Dipendenze: dal Legame Necessario a Quello Patologico
La dipendenza, nonostante l’accezione negativa che ha assunto nella nostra cultura, rappresenta uno condizione essenziale e fondante della vita di ognuno di noi, profondamente radicata nella natura stessa dell’essere umano. Nasciamo, infatti, da una relazione e siamo in relazione fin dal principio e la nostra stessa identità è il frutto delle relazioni che nel corso dell’esistenza si depositano nella nostra psiche. È grazie alla possibilità di sperimentare la dipendenza nella relazione, in particolare in quella primaria infantile, che si forma il nucleo originario dell’identità personale e la possibilità di evolvere verso l’indipendenza, che non è mai assoluta.
Tuttavia, esistono dei casi un cui la dipendenza assume un carattere patologico, cioè crea sofferenza. Ci riferiamo alla dipendenza da sostanze tossiche, quali le droghe pesanti e leggere, ma anche a tutte quelle forma di dipendenza che sono sempre più diffuse, grazie anche al pervasivo diffondersi di tecnologie sempre più sofisticate, quali la dipendenza tecnologiche, che purtroppo non riguardano solo gli adulti, ma coinvolgono in misura sempre maggiore anche bambini e adolescenti, (Internet addiction, videogames, televisione, cellulare, da cyber relazioni, da giochi di ruolo on line, trading on line, cioè il gioco in borsa tramite internet, lo shopping on line), le nuove forme di tossicodipendenza, la dipendenza da cibo (anoressia e bulimia), le dipendenze sessuali e il cyber sesso, il gioco d’azzardo compulsivo, la dipendenza da lavoro (work-a-holic), la dipendenza affettiva (dal partner), la ricerca ininterrotta di esperienze sentimentali o di stati di innamoramento, la dipendenza da shopping compulsivo.
Una forma di dipendenza diffusa è la dipendenza affettiva, anche se spesso non viene riconosciuta o se ne sottovaluta l’impatto negativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Queste sono le sue caratteristiche principali : La dipendenza affettiva patologica identifica la sensazione che la propria sopravvivenza sia garantita solo all’interno della relazione con il partner, anche se ciò implica una drastica e dolorosa riduzione della libertà personale, della possibilità di autodeterminarsi e di prendere decisioni in libertà, di scegliere fra differenti possibilità di comportamento.
Il costo cioè del mantenimento della relazione, che non può essere interrotta, perché non ci si sente in grado di affrontare la vita da soli e si ha un bisogno assoluto dell’altro e si è terrorizzati dell’abbandono, è però spesso troppo alto. In genere, questo tipo di legame si insinua subdolamente e lentamente, quasi senza che la persona se ne accorga, fino a trovarsi incastrati in un rapporto dal quale si sente di non poter uscire, fino a provare la sensazione di essere in gabbia, dalla quale però non si vuole uscire, perché per quanto possa sembrare irrazionale e inspiegabile, il legame con la persona che pure limita in modo intollerabile la libertà, oppure infligge violenza psicologica o fisica, è considerato vitale. Questo è spiegabile con il fatto che spesso le cause e le origini della dipendenza affettiva sono inconsce, affondano cioè le radici nella parte profonda e sconosciuta della nostra psiche, laddove risiedono le parti costitutive della nostra identità e della nostra personalità. (Nicoli, 2009).
Sebbene differenti, le varie forme di dipendenza possano essere definite come tentativi di costruire una realtà parallela e alternativa a quella quotidiana, come rifugio che consenta di sfuggire al disagio, alla sofferenza, alla tensione emotiva, all’ansia, anche se in realtà in modo temporaneo.
Lo sviluppo di una dipendenza è correlato a particolari caratteristiche e tratti della personalità, che rendono le persone più inclini e vulnerabili rispetto alla possibilità di ricorrere a sostanze o comportamenti che consentano, in modo illusorio e momentaneo, di migliorare la percezione di sé e di alleviare il dolore derivante dalla vita quotidiana e di relazione.
Il lavoro psicoterapeutico sarà incentrato non tanto e non solo sulla risoluzione della dipendenza, cioè della manifestazione sintomatica, ma sulla comprensione delle caratteristiche della personalità e delle motivazioni, spesso inconsce, alla base delle dipendenze patologiche.